La ragazza senza passato

La ragazza senza passato
Amy Gentry

Garzanti, pubblicato nel Giugno 2017
237 Pagine

Ho tanto atteso l'ingresso nelle librerie di "La ragazza del passato" dopo averne letto la trama ed esserne rimasta affascinata. Le mie aspettative erano quindi molto alte.
Le prime pagine sono molto coinvolgenti e ricche di avvenimenti: la scomparsa di Julia, la vita familiare dopo il rapimento, fino al giorno in cui otto anni dopo, la stessa bussa alla porta di casa.
Da subito si coglie l'ambiguità di alcuni comportamenti della ragazza e da questo momento sarebbe dovuto essere tutto più avvincente.
Tuttavia l'andamento del libro è stato sempre meno incalzante e piuttosto noioso, più volte è capitato che mi distraessi dovendo così rileggere alcuni passaggi.

Il libro alterna il punto di vista di Anna, la madre di Julia, a quello di tanti altri personaggi. Questo ha suscitato in me molta confusione, non ho compreso a pieno la scelta di così tante voci, o meglio, anche alla luce di tutti i fatti, l'avrei capita e apprezzata se poi tutto fosse diventato chiaro e ne avessi trovato un senso ben preciso.
Ho sperato fino all'ultimo che il libro prendesse una piega più interessante, rimanendo sempre in attesa di qualcosa che mi stupisse e che riuscisse a chiarire tutti i dubbi che avevo nella testa. Purtroppo non è stato così, tutt'ora infatti rimango con molti punti interrogativi.

«Un romanzo d’esordio così convincente che inizierete a dubitare persino della vostra famiglia.»

Questa è una delle frasi riportate sul retro della copertina. Mi aspettavo quindi un thriller sconvolgente che mi lasciasse senza fiato, invece "La ragazza del passato" è un libro introspettivo, un romanzo psicologico, che esplora a fondo la natura dei personaggi, lasciando molto spazio alle descrizioni dei loro stati d'animo.
Penso di non essere riuscita a comprendere a pieno questo libro, e di non averlo apprezzato forse quanto meritasse.

La ragazza senza passato
Amy Gentry

Garzanti, pubblicato nel Giugno 2017
237 Pagine

Ho tanto atteso l'ingresso nelle librerie di "La ragazza del passato" dopo averne letto la trama ed esserne rimasta affascinata. Le mie aspettative erano quindi molto alte.
Le prime pagine sono molto coinvolgenti e ricche di avvenimenti: la scomparsa di Julia, la vita familiare dopo il rapimento, fino al giorno in cui otto anni dopo, la stessa bussa alla porta di casa.
Da subito si coglie l'ambiguità di alcuni comportamenti della ragazza e da questo momento sarebbe dovuto essere tutto più avvincente.
Tuttavia l'andamento del libro è stato sempre meno incalzante e piuttosto noioso, più volte è capitato che mi distraessi dovendo così rileggere alcuni passaggi.

Il libro alterna il punto di vista di Anna, la madre di Julia, a quello di tanti altri personaggi. Questo ha suscitato in me molta confusione, non ho compreso a pieno la scelta di così tante voci, o meglio, anche alla luce di tutti i fatti, l'avrei capita e apprezzata se poi tutto fosse diventato chiaro e ne avessi trovato un senso ben preciso.
Ho sperato fino all'ultimo che il libro prendesse una piega più interessante, rimanendo sempre in attesa di qualcosa che mi stupisse e che riuscisse a chiarire tutti i dubbi che avevo nella testa. Purtroppo non è stato così, tutt'ora infatti rimango con molti punti interrogativi.

«Un romanzo d’esordio così convincente che inizierete a dubitare persino della vostra famiglia.»

Questa è una delle frasi riportate sul retro della copertina. Mi aspettavo quindi un thriller sconvolgente che mi lasciasse senza fiato, invece "La ragazza del passato" è un libro introspettivo, un romanzo psicologico, che esplora a fondo la natura dei personaggi, lasciando molto spazio alle descrizioni dei loro stati d'animo.
Penso di non essere riuscita a comprendere a pieno questo libro, e di non averlo apprezzato forse quanto meritasse.
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